🌊 Isola dei Conigli: un angolo di silenzio dove il mare respira

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Tra sabbia finissima, tartarughe marine e un sentiero che sa di vento e ginepro, la perla più delicata di Lampedusa custodisce la bellezza del silenzio.

Il sole di Lampedusa, in certe mattine d’aprile, ha un modo tutto suo di accarezzare la pelle: non brucia, ma scalda. E mentre scendi lungo il sentiero che porta alla Spiaggia dei Conigli, con le scarpe che scricchiolano sulla ghiaia e il profumo della macchia mediterranea che ti riempie i polmoni, ti accorgi che stai entrando in un luogo che non è solo bello — è sacro.​

L’Isola dei Conigli, quell’isolotto roccioso che si staglia a pochi metri dalla costa sud-occidentale di Lampedusa, non ha mai ospitato conigli. O almeno, non più. Il nome, pare, sia nato da un errore di traduzione: nel 1824, l’ammiraglio Smith la segnò sulle sue carte come “Rabit Island” — probabilmente dal termine arabo “rabit”, che significa “collegamento”, in riferimento all’istmo sabbioso che, in rare occasioni, unisce l’isolotto alla terraferma. Ma qualcuno lesse “rabbit”, coniglio, e da lì nacque la leggenda.​

Oggi, l’Isola dei Conigli è un santuario naturale. Qui, le tartarughe marine Caretta caretta tornano ogni anno a deporre le uova, scavando nella sabbia finissima di una delle spiagge più belle del mondo. L’acqua è così trasparente che sembra non esserci, e il silenzio è rotto solo dal verso dei gabbiani reali e dal fruscio del vento tra le rocce.​

Per proteggere questo fragile ecosistema, l’accesso alla spiaggia è regolamentato. Dal 9 giugno al 12 ottobre 2025, sarà necessario prenotare online per uno dei due turni giornalieri: mattina (8:30-13:30) o pomeriggio (14:30-19:30). Ogni turno accoglie un massimo di 550 persone, di cui 365 prenotabili online. I restanti posti sono disponibili in loco, ma è consigliabile arrivare presto. L’ingresso è gratuito, ma ci sono regole da rispettare: niente sedie o sdraio, niente musica, niente fumo. Solo ombrelloni e teli da mare. E soprattutto, rispetto.

Il sentiero per raggiungere la spiaggia è lungo circa 800 metri e può essere impegnativo per chi ha difficoltà motorie. Non ci sono servizi di salvataggio, assistenza medica o punti ristoro, quindi è importante portare con sé tutto il necessario.

E poi c’è la lucertola striata, Psammodromus algirus, che vive solo qui, sull’Isola dei Conigli. Un piccolo rettile che, come le tartarughe e i gabbiani, ha trovato in questo angolo di mondo il suo rifugio.

Quando il sole inizia a calare e la spiaggia si svuota, resta solo il rumore delle onde e il profumo del mare. E in quel momento capisci che l’Isola dei Conigli non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere.

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