I borghi montani più belli della Sicilia

I borghi montani più belli della Sicilia

Scopri i borghi di montagna siciliani tra castelli, natura selvaggia e silenzi che incantano

Quando si pensa alla Sicilia, l’immaginazione corre subito verso il blu: il mare che si apre all’infinito, le spiagge, il profumo di salsedine. Eppure, c’è una Sicilia che non tutti conoscono. Quella che respira tra i monti, tra le creste rocciose e i boschi fitti dove l’unico suono è il fruscio del vento e il canto discreto delle cicale.

Siamo partiti un mattino presto, quando l’aria ha ancora il sapore dell’erba bagnata e le nuvole si aggrappano alle vette. È lì che si nascondono i borghi montani più belli dell’isola. Luoghi che sembrano dimenticati dal tempo, dove le case sono costruite in pietra viva e i balconi si affacciano su vallate verdi e vertiginose.

Montalbano Elicona ci ha accolti con la sua aria da leggenda. Un castello che osserva il borgo da quasi mille metri d’altezza, vie medievali dove ci si aspetta di incontrare un cavaliere errante. Ma il vero incanto è fuori, tra i megaliti dell’Argimusco: massi scolpiti dal tempo che sembrano giganti addormentati, o presenze antiche rimaste lì a vegliare.

Nicolosi, invece, ti fa sentire minuscolo davanti all’Etna. Qui, la montagna non è solo panorama: è protagonista. Il paese vive all’ombra del vulcano, tra colate laviche pietrificate e storie che profumano di lava e vino rosso. Ti perdi tra negozietti artigianali, monasteri neri di pietra e rosticcerie che stordiscono i sensi.

A Linguaglossa, la montagna si tinge di verde. Pinete che sembrano non finire mai, ville storiche con fontane che zampillano come nei sogni d’infanzia, e poi il vino – quello buono – e le nocciole che profumano le vie. C’è una lentezza qui che cura. Una bellezza che ti arriva dentro piano, come certe melodie dimenticate.

Monterosso Almo è un balcone spalancato sui Monti Iblei. Chiese che si arrampicano verso il cielo, panorami che mozzano il fiato, e una quiete che sembra dipinta. La vita scorre lenta tra le strade strette e le piazze assolate, e ogni angolo sembra voler raccontare una storia.

Cesarò, nel cuore dei Nebrodi, è una poesia fatta di silenzi. Il tempo qui si misura con il passo delle greggi e con il sole che filtra tra le fronde. Il Museo del Parco è un tuffo nella memoria, tra stucchi e affreschi che odorano di passato e raccontano una Sicilia che non si vende, ma si custodisce.

E poi c’è Gangi, il borgo che ha conquistato tutti nel 2014, quando vinse il titolo di “Borgo dei Borghi”. Passeggiare tra le sue stradine è come sfogliare un libro di storia. Le chiese, i palazzi nobiliari, le cripte con le ossa dei preti – tutto qui parla, tutto ha un’anima.

Infine, Piano Battaglia, dove d’inverno la neve copre i tetti e in estate i faggi creano corridoi di frescura. È il luogo perfetto per chi ama camminare senza meta, per chi cerca un respiro profondo lontano dal rumore. Un rifugio vero, tra natura, silenzio e cielo.

Ci sono luoghi in Sicilia dove il mare non si vede, ma lo si sente dentro. Perché la bellezza, qui, non ha un solo volto. Ha quello della roccia, del vento, del tempo che non corre. E di chi ha il coraggio di salire per scoprire l’altra Sicilia.

SiciliaEstate

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