Tra mosaici e misteri: un viaggio nel cuore segreto di Capo Boeo

Scopri Capo Boeo: un viaggio tra antiche strade romane, mosaici e misteriosi oracoli sotto il cielo di Marsala.
A Marsala, il sole di maggio promette già l’estate mentre, sul viale alberato di Porta Nuova, piccoli gruppi di curiosi si radunano sotto un cielo terso. L’aria sa di sale e di erba bagnata: qui, dove la storia affiora da ogni pietra, sta per cominciare un viaggio che non è solo nel tempo, ma anche nell’anima più antica di Marsala.
Domenica 4 maggio, ArcheOfficina ci porta a passeggiare nella memoria millenaria di Capo Boeo, dove le strade romane, i mosaici luccicanti e i racconti degli dei sembrano ancora respirare.
Il cammino inizia dalla Plateia Aelia, la grande arteria romana che un tempo scorreva come un fiume di vita al centro della città. Oggi, calpestando le sue pietre consunte, è impossibile non immaginare il frastuono dei mercanti, il profumo acre del vino, il passaggio frettoloso di chi, duemila anni fa, aveva fretta esattamente come noi.
Poco distante, sotto l’antico Cine Impero – dove un tempo riecheggiavano i film in bianco e nero – si nasconde una domus romana raffinata come un gioiello dimenticato: pavimenti intessuti di mosaici, minuscoli frammenti di colore che raccontano storie di un’arte lenta, paziente, straordinariamente viva.
Ancora pochi passi, ed eccoci nell’insula I, dove un’altra domus, arricchita da terme private e mosaici di impronta africana, fa brillare gli occhi e pizzicare l’immaginazione. Un archeologo esperto ci guida tra colonne spezzate e meraviglie nascoste, mentre l’eco della storia sembra quasi battere contro i muri rotti.
Il viaggio si conclude in un luogo che sembra uscito da un sogno antico: l’antro della Sibilla, nascosto sotto la Chiesa di San Giovanni Battista. Qui, dove sgorga ancora una sorgente d’acqua dolce – linfa vitale di secoli di riti, preghiere e superstizioni –, si intrecciano i culti degli oracoli pagani e le prime devozioni cristiane.
Scendere in quell’ipogeo è come varcare una soglia invisibile, dove il tempo rallenta e il silenzio diventa quasi sacro.
Tre ore che sembrano un battito d’ali, per ritrovare il piacere di perdersi tra storia, mito e bellezza.
L’appuntamento è domenica 4 maggio, dalle 10 alle 13. Biglietti a 10 euro (ridotto a 6 euro per under 15).
Il punto di ritrovo è davanti all’ingresso dell’area archeologica di Capo Boeo, in Viale Vittorio Veneto, proprio di fronte a Porta Nuova.
Posti limitati, prenotazione obbligatoria: 📞 3514849420 | 📧 lilibeo@archeofficina.com.
E poi… se vi capita di trovare, tra una pietra e l’altra, un soffio d’antico profumo d’incenso, non stupitevi: Capo Boeo ha ancora molte storie da sussurrare.