Borghi marinari della Sicilia

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Da Scopello a Marzamemi, poesia sul mare
Ci sono luoghi dove il tempo rallenta, le case profumano di salsedine e il mare si racconta attraverso pietre antiche e reti stese ad asciugare. In Sicilia, i borghi marinari non sono solo cartoline: sono memorie vive, storie di pescatori e tramonti silenziosi.
Eccone cinque, scelti con il cuore e con gli occhi, per un itinerario costiero che sa di vento e poesia.
1. Scopello – La tonnara tra le rocce
Sospeso tra mare e montagna, Scopello è un gioiello della provincia di Trapani. La sua tonnara storica, incastonata tra i faraglioni, è uno dei luoghi più iconici della Sicilia occidentale.
Il borgo è minuscolo: un baglio, un forno, un paio di trattorie. Ma basta sedersi a un tavolo all’aperto, con pane cunzato e vista sul blu, per sentirsi in pace con il mondo.
📍 Consiglio: arrivi presto e cammina a piedi tra i sentieri della Riserva dello Zingaro: le calette sono pura meraviglia.
2. Marzamemi – Colori e silenzi in Val di Noto
A sud-est, nel cuore barocco della Sicilia, c’è Marzamemi, un antico borgo di pescatori diventato simbolo di eleganza mediterranea.
La Piazza Regina Margherita è un salotto di pietra chiara e tavolini colorati, perfetta per una cena al tramonto con pesce fresco e vino bianco.
Nonostante il successo turistico, Marzamemi ha conservato la sua anima. Al mattino si sente ancora il rumore delle barche e il profumo del tonno stagionato.
📍 Curiosità: qui si gira spesso cinema d’autore e videoclip, per la luce che sembra uscita da un sogno.
3. Cefalù – Tra arte normanna e spiagge dorate
Più a nord, sulla costa tirrenica, Cefalù mescola storia e vacanza. Il suo Duomo normanno, patrimonio UNESCO, si staglia maestoso tra vicoli pieni di botteghe, profumo di mandorle tostate e panni stesi.
La spiaggia è a due passi dal centro storico: sabbia fine, mare caldo, e una vista perfetta sulla Rocca.
📍 Consiglio: sali fin su alla Rocca di Cefalù al tramonto. Lo sforzo vale ogni respiro.
4. Aci Trezza – Le leggende sotto i faraglioni
Sulla costa orientale, vicino Catania, c’è un borgo che vive di mito e lava. Aci Trezza è legata alla leggenda di Polifemo e Ulisse: i faraglioni che emergono dal mare sarebbero i massi lanciati dal ciclope in fuga.
Qui la natura è potente, scura, profonda. Ma basta sedersi a mangiare una granita con brioche davanti al porto, per sentire la dolcezza del vivere siciliano.
📍 Curiosità: è il borgo raccontato da Giovanni Verga ne I Malavoglia.
5. Porticello – Il respiro autentico del mare
Tra Aspra e Santa Flavia, Porticello è un luogo che non finge. Pescherecci colorati, anziani seduti sulle panchine, cassette di pesce fresco davanti ai ristoranti.
Qui si vive il mare senza filtri. E se sei fortunato, puoi assistere all’arrivo delle barche all’alba, tra urla, sorrisi e fatica vera.
📍 Consiglio: visita la vicina Solunto, antica città fenicia. Dalla sua terrazza di pietra si domina tutto il golfo.
Un itinerario da ascoltare
Cinque borghi, cinque anime. Diverse, ma unite dallo stesso elemento: il mare.
Viaggiare lungo le coste siciliane è come sfogliare un libro fatto di suoni, colori e profumi. Non serve correre. Basta lasciarsi guidare da ciò che si vede, si sente, si respira.
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