Sicilia, il viaggio che ti sceglie e ti cambia

Grazie per esserti interessato a questo contenuto
Per comunicare con noi, scrivi a SiciliaEstate.it@gmail.com - O chiamaci al 373-5353100
Non lo sai subito. Quando prenoti un volo per la Sicilia, pensi solo a una vacanza. A qualche giorno di mare, magari un po’ di buon cibo, qualche foto da postare.
Poi atterri. E succede qualcosa.
All’inizio è solo un’impressione: l’aria sembra più spessa, il sole più vicino. Le pietre delle case hanno un colore che non conoscevi. Il mare non è sfondo: è presenza.
E cominci a sentire che non sei tu ad aver scelto la Sicilia. È lei che ha scelto te.
La prima sera non la dimentichi
È sempre la prima sera. Magari a San Vito Lo Capo, dove il tramonto si appoggia sull’acqua e i piedi nudi cercano la sabbia ancora calda. Oppure tra i vicoli di Ortigia, con le luci gialle che accendono i balconi e il rumore dei passi che sembra musica.
C’è un momento in cui ti fermi, inspiri profondamente e pensi:
“Ma perché questo posto mi fa sentire così?”
Non lo sai ancora, ma la Sicilia ha già iniziato a cambiarti.
Un viaggio che ti entra dentro
Inizi a guardarti intorno con occhi diversi. Ti ritrovi a chiacchierare con la signora del forno che ti dà un pezzo di pane senza aspettare il resto.
Senti che ogni luogo ha una voce:
Erice sussurra, misteriosa e lenta.
Taormina ti sorride da diva elegante.
Palermo ti investe con la forza di una città che non chiede il permesso per amarti.
Modica, Scicli, Noto… sembrano create per farti credere che la bellezza sia ovunque.
E poi c’è il mare. Sempre lui. A Favignana, a Cefalù, a Marzamemi, è lì che ti parla. Ti racconta storie che non capisci, ma senti vere.
Ti accorgi che stai cambiando
Succede piano, senza fretta.
Cominci a mangiare con più calma. A camminare senza meta.
A non stupirti se qualcuno ti offre un passaggio, se ti sorride un perfetto sconosciuto, se una festa di paese ti coinvolge come se fossi nato lì.
In Sicilia, non è importante da dove vieni, ma quanto sei disposto a sentirti parte.
Anche se a casa tua non conosci nemmeno il vicino, qui ti scopri a parlare con l’anziano seduto al bar. Anche se sei abituato alla fretta, qui impari che “cu’ mancia fa muddichi”, chi ha pazienza trova il tempo giusto.
Non è tutto facile, ma è tutto vero
La Sicilia non è cartolina. È carne e anima.
Ha i suoi dolori: strade rotte, angoli dimenticati, servizi che mancano.
Ci sono contraddizioni, lentezze, zone d’ombra.
Ma anche in questo è onesta. Non si trucca, non si maschera. Si offre a chi ha occhi per guardare e cuore per restare.
E poi arriva il momento
Arriva sempre. Il momento in cui devi partire.
Chiudi la valigia, saluti chi ti ha accolto, torni alla tua vita. Ma qualcosa è rimasto qui.
Oppure, forse, è qualcosa della Sicilia che hai portato via con te.
Una parola. Un profumo. Un gesto.
E all’improvviso ti scopri a desiderare di tornare.
A cercare quella luce. Quel suono. Quella lentezza.
A voler appartenere, almeno un po’, a questa terra che ti ha sconvolto, sorpreso, cambiato.
Perché anche se sei forestiero, la Sicilia ti adotta. Ti accoglie. Ti insegna ad amarla.
E senza chiederti il permesso, ti fa diventare uno di noi.
Grazie per aver visitato questa pagina.
Se ti piacerebbe trovare il tuo paese o borgo su questo sito, inviaci la tua segnalazione
Scrivici a SiciliaEstate.it@gmail.com - Puoi telefonarci al 373.5353100
Un tuo contributo sarà prezioso!, a presto






